Il Museo di Roma rivive

Il restyling del Museo di Roma in Palazzo Braschi presenta un’area espositiva profondamente trasformata rispetto al passato nella quale, al centro del narrazione è posto il visitatore anziché l’oggetto esposto. Si sono voluti riconsiderare gli spazi espositivi, ora dislocati al secondo e al terzo piano del settecentesco Palazzo Braschi a piazza Navona. Il palazzo rappresenta uno degli esempi più belli di architettura civile a Roma tra Sette e Ottocento. Fu costruito per il nipote di papa Pio VI, Luigi Braschi Onesti che vi abitò con sua moglie Costanza Falconieri fino al 1816, esercitandovi anche le sue funzioni di Sindaco di Roma durante il breve governo napoleonico. L’edificio chiude simbolicamente la lunga stagione del nepotismo papale a Roma, di cui è espressione piena nello sfarzo e nell’eleganza dei dettagli e delle soluzioni formali. L’intero edificio fu progettato da Cosimo Morelli (1732-1812), ma con la supervisione di Giuseppe Valadier, principe degli architetti del tempo, che molto verosimilmente ispirò anche la realizzazione della Cappella al primo piano. La visita del Museo di Roma si articola su due livelli espositivi, corrispondenti al secondo e al terzo piano dell’edificio, disposti secondo un criterio generale tematico, in grado di esporre al meglio ed in maniera più attraente la ricchezza della collezione sia in termini di documentazione della storia che di immagine di Roma moderna.

A partire dalla prima sala, si apre un crocevia di percorsi di visita che, organizzati secondo un criterio tematico e non più cronologico, consentono al pubblico di compenetrarsi nella narrazione, scoprendo continuamente relazioni con l’attualità e suggestioni visive di immediata comprensione.

E’ sembrato importante riuscire a trasmettere, anziché  l’esposizione di tutte le tipologie di oggetti presenti in catalogo, la nozione della loro esistenza ed il valore documentario che tali oggetti rivestono per raccontare la città.

Per tale motivo si sono messi a disposizione dei visitatori supporti multimediali, non soltanto per quanto attiene ai materiali più delicati e di difficile esposizione (stampe, fotografie) ma anche e soprattutto in funzione narrativa ed evocativa dei temi e dei contenuti trattati nelle sale.

Carlo Marino

Polidoro da Caravaggio (Foto Copyright by Carlo Marino)

Foto copyright by Carlo Marino
La Sindaca di Roma inaugura i nuovi spazi espositivi di Palazzo Braschi (Foto copyright by Carlo Marino)

Published by historiolaeartis

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