1917: Picasso in Italia

Nel 1917 Picasso intraprese un viaggio in Italia insieme a Jean Cocteau per avviare i lavori sul sipario di Parade, il balletto ideato dallo stesso Cocteau su musiche di Satie che andò in scena a Parigi nel maggio dello stesso anno. Nel corso del soggiorno, l’artista fece tappa  a Roma, Napoli e Pompei.Il centenario di quel viaggio di Picasso sarà ricordato con importanti iniziative e mostre. Il giorno 8 aprile si inaugurerà un’unica grande esposizione dal titolo “Picasso e Napoli: Parade” che avrà luogo nelle sedi del Museo di Capodimonte di Napoli, dove sarà presentato per la prima volta il sipario Parade e nell’Antiquarium degli scavi di Pompei  che ospiterà i costumi del balletto disegnati dall’artista. La mostra consentirà di sottolineare l’importanza dell’incontro diretto di Picasso con l’antichità a Pompei e particolarmente con la cultura tradizionale napoletana, aspetto totalmente nuovo negli studi picassiani, attraverso alcune fra le sue maggiori espressioni: il presepio, il teatro popolare e il teatro delle marionette. Il 10 aprile, il Teatro dell’Opera di Roma dedicherà una serata alla ricorrenza con un evento dal titolo “Picasso a Roma cento anni fa – partitura d’arte, danza e genio” che commemora la serata del 10 aprile 1917, quando, nel ridotto del Teatro Costanzi, fu allestita una mostra di opere della collezione di Leonid Massine a cui partecipò Picasso, per la prima volta esposto a Roma, insieme a Balla, Depero, Prampolini, Stravinskij, Cocteau e lo stesso Massine.

Il 21 settembre, le Scuderie del Quirinale inaugureranno la grande mostra “Pablo Picasso. Tra Cubismo e Neoclassicismo: 1915-1925” in collaborazione con il Centre Pompidou di Parigi, il Museum Berggruen di Berlino, la Fundació Museu Picasso di Barcellona, il Guggenheim, il Metropolitan Museum di New York e le Gallerie Nazionali d’Arte Antica di Roma. La mostra, che vedrà esposte oltre 100 opere dell’artista, approfondirà la produzione di Picasso in seguito all’esperienza italiana, documentandone l’impatto sulla sua formazione: dalle suggestioni neoclassiche ispirate alla scultura antica, al Rinascimento romano, fino alla scoperta della pittura parietale di Pompei.

Carlo Marino

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