Ettore de Conciliis. Spazi di quiete, paesaggi e Land art

Dal 25 maggio al 26 agosto 2018, presso la Cappella palatina del Maschio Angioino in Napoli, si terrà la mostra “Ettore de Conciliis. Spazi di quiete, paesaggi e land art”. Saranno venti le opere esposte del Maestro de Conciliis, tra cui un dittico e un trittico monumentali, e dodici le immagini del fotografo siciliano Luigi Nifosì concernenti il Memoriale di Portella della Ginestra, opera di land art realizzata dallo stesso de Conciliis in ricordo della strage del primo maggio 1947 perpetrata dal bandito Giuliano in Sicilia.
Ettore de Conciliis, nato ad Avellino nel 1941, diventò famoso nel 1965 per aver realizzato il Murale della pace nella chiesa di San Francesco ad Avellino: alle spalle dell’altare di una chiesa cattolica fu posto un affresco in cui, attorno alla figura di san Francesco, compaiono da un lato immagini di guerra e di distruzione, dall’altro di pace e di giustizia sociale. Accogliendo il rivoluzionario messaggio di pace e fratellanza di Papa Giovanni XXIII de Conciliis rappresentò, uno accanto all’altro, John Kennedy, Mao Tse Tung, Cesare Pavese, Guido Dorso, Pier Paolo Pasolini, Fidel Castro, Pablo Picasso, Carlo Levi, Alberto Moravia e altri. L’arte di de Conciliis colpisce per la sua multidimensionalità. Può essere sicuramente reputato un laico che sa muoversi in contesti religiosi e che, con le sue opere, mette insieme impegno civile, paesaggio, natura. L’artista irpino manifesta la sua risolutezza nel dipingere con una metodologia tradizionale affrontando, con tematiche apparentemente classiche e romantiche, la contemporaneità e la maturità della bellezza. La compostezza formale dei suoi quadri introduce un senso di equilibrio e di solennità “classiche”. I suoi alberi, le sue strade, i suoi specchi d´acqua evocano la tranquillità e l´indifferenza della natura verso le cose umane. Si tratta di un laico in grado di muoversi in contesti religiosi che mette insieme impegno civile, paesaggio, natura. Lavora, infatti, con i gialli del sole, il verde degli alberi, l’azzurro dei fiumi e del cielo, il rosso dei papaveri, il bianco delle case.
Carlo Marino

Ettore de Conciliis

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