La vague di Courbet alla Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma

Tra le 151 opere d’arte acquisite fra il 2016 e il 2017 dal MiBACT- Direzione generale archeologia belle arti e paesaggio, con il parere favorevole del Comitato tecnico scientifico Belle arti, va segnalato l’interessante acquisto di un’opera di Gustave Coubert (Ornans 1819-La Tour de Peilz 1877):La vague del 1871. Si tratta di un olio su tela, cm. 63×92, proveniente da Giuseppe Gavazzeni di Milano. Quest’opera di Gustave Courbet è destinata alla Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di ROMA. Durante la sua vita a Parigi
Courbet frequentò, tra gli altri: Charles Baudelaire, Pierre-Joseph Proudhon, Jules Champfleury e Max Buchon, cugino e amico d’infanzia di Courbet.
Il gruppo si riuniva alla Brasserie Andler nella quale venne coniato il termine Realismo per indicare non solo una poetica artistica e letteraria animata dall’intento di descrivere la vita quale effettivamente è, ma anche una filosofia legata alle istanze sociali del momento. Nel febbraio del 1848 la società fu scossa violentemente dallo scoppio dei tumulti per la strade di Parigi. Il re, Luigi Filippo, abdicò e un governo repubblicano provvisorio prese il potere. Il Maestro

Courbet La vague , 1871
si schierò con l’insurrezione popolare, anche se prese poca parte alla lotta. Courbet pensava che l’arte non potesse essere appresa meccanicamente, ma che fosse l’individuale risultato dell’ispirazione dell’artista. Per tale motivo, egli non impartiva mai lezioni teoriche, ma dava la possibilità agli allievi di stargli accanto mentre dipingeva, al fine di apprendere i segreti del mestiere. Fu un artista la cui sete di realismo vantava radici culturali lontane e la tecnica che adoperò fu innovativa e personale.

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