Si tratta dell’adattamento teatrale, liberamente ispirato sia a Il giardino delle vergini suicide (The Virgin Suicides), film del 1999 diretto da Sofia Coppola, con Kirsten Dunst e Kathleen Turner che al romanzo Le vergini suicide di Jeffrey Eugenides.
La trama narra di una famiglia bigotta della classe media che vive in periferia e che perviene alla conoscenza dei pericolosissimi confini tra la vita e la morte. La giovane Cecilia, la più giovane delle sorelle Lisbon, si toglie la vita e ha inizio così l’anno dei suicidi. Il pubblico viene condotto, in un’atmosfera tra l’onirico e il surreale, sia attraverso la struttura del Libro Tibetano dei Morti (Bardo Tödröl Chenmo) che attraverso il testo del noto sostenitore degli psichedelici, Timothy Leary, verso il mistero terribile che avvolge la casa dei Lisbon. La scena è composta da video che si susseguono incessantemente e da una musica che crea un’atmosfera di suspence psichedelica.