È stata presentata in conferenza stampa, il 12 dicembre 2023, dalla Direttrice del Parco del Colosseo, la mostra “Splendori Farnesiani: Il ninfeo della pioggia ritrovato”.
Il Ninfeo della Pioggia negli Horti Farnesiani sul Palatino è una delle testimonianze più significative della cultura romana di età tardo rinascimentale e barocca. Si tratta di una delle tappe alla scoperta degli Horti Palatini Farnesiorum sul Palatino iniziate con “Festa Barocca” che si proponeva di rappresentare la cultura barocca al tempo dei Farnese. Chiuso al pubblico da molti decenni per motivi conservativi, il Ninfeo della Pioggia è stato oggetto di un importante progetto di recupero e valorizzazione da parte del Parco archeologico del Colosseo, avviato nel 2020 e conclusosi nel 2023.
Interessante la Wunderkammer – prototipo dei moderni musei – che raccogliendo “mirabilia, artificialia e naturalia” voleva suscitare nello spettatore “maraviglia” per le raccolte provenienti da ogni parte del mondo. Nel ninfeo si trovano esposti anche oggetti provenienti dal Museo di Capodimonte in Napoli.
L’esposizione racconta gli usi effimeri di questo spazio che era utilizzato soprattutto nella stagione calda, come spazio per la festa e il diletto. In mostra c’è la possibilità di vedere il catalogo dell’Aldini ( che può anche essere sfogliato in digitale) e un disegno del Ghezzi.
Dal 1693 al 1699 l’Accademia dell’Arcadia fu ospitata negli Orti Farnesiani. La meraviglia era considerata come uno stimolo alla conoscenza.
La ricreazione filologica dell’orto, con la sua raccolta di rarità e di piante esotiche si presentava come una sorta di microcosmo evocante il Nuovo Mondo.
Alcune piante hanno il nome di “farnesiana” come l’Acacia farnesiana proveniente da Santo Domingo . Le Uccelliere ospitavano volatili provenienti da tutti i continenti che allietavano e sorprendevano i visitatori.
CarloMarino
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