“La Cantata dei Pastori” con Peppe Barra al Teatro Sala Umberto in Roma

Foto per gentile concessione Ufficio Stampa Signorelli

Dal 3 al 15 gennaio 2023 andrà in scena al Teatro Sala Umberto in Roma “La Cantata dei Pastori” con Peppe Barra che, di nuovo insieme con Lamberto Lambertini, la ripropone quest’anno in una nuovissima edizione, per offrire all’affezionatissimo pubblico sorprese continue, colpi di scena imprevisti, risate irrefrenabili e lacrime di commozione.  

Photo copyright 2022 by Carlo Marino #carlomarinoeuropeannewsagency

“A Messa, o a Teatro!” Questo dilemma, al termine della cena della Vigilia, negli anni passati, metteva in crisi il popolo napoletano.

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Messa di mezzanotte o “La Cantata dei Pastori”, sempre a mezzanotte, ma a teatro? La Cantata dei Pastori è un’opera del teatro religioso tardo-seicentesco, scritta in versi, in cui viene rappresentata la nascita di Gesù e la trama narra il viaggio di Maria e Giuseppe verso Betlemme e delle insidie che i Diavoli frappongono loro per impedirne la nascita. I Diavoli saranno infine sconfitti ad opera degli Angeli e, al termine, vi sarà l’adorazione dei vari e classici personaggi del presepe: pastori, cacciatori e pescatori.

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Tra i protagonisti della sacra rappresentazione viene inserito Razzullo, uno scrivano inviato in Palestina per il censimento, comico personaggio popolano perennemente affamato.

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Peppe Barra è riuscito a mantenere questo appuntamento rituale, questa rappresentazione popolare, per più di quaranta anni. Prima con Roberto De Simone, che l’aveva riscritta come spettacolo della Tradizione musicale Campana, poi con la madre Concetta Barra e Lamberto Lambertini, nei teatri d’Italia e d’Europa, infine da solo per tutti gli anni seguenti.

Si tratta di uno spettacolo che, pur attenendo al poema religioso, al dramma pastorale e alla commedia dell’arte, il popolino aveva trasformato, nel corso del Settecento, dell’Ottocento e del Novecento, in un gustoso e glorioso pasticcio di sentimento religioso e di teatro comico.

Peppe Barra indosserà l’amata maschera di Razzullo, pulcinellesco scrivano, mentre i panni di Sarchiapone li indosserà Lalla Esposito, per reinventare le buffe vicissitudini dei due poveracci napoletani catapultati in Palestina, dalla fame il primo, dai suoi crimini il secondo, proprio nei giorni dello scontro titanico tra gli Angeli e i Demoni, mentre Maria e Giuseppe cercano un riparo per la nascita del Figlio di Dio. Questo spettacolo, oltre alla regia di Lamberto Lambertini, conserva la squadra vincente dell’ultima produzione: musiche Giorgio Mellone, scene Carlo De Marino, costumi Annalisa Giacci, disegno luci Francesco Adinolfi.

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