Apre al pubblico dal 31 maggio all’8 settembre 2019 alle Gallerie d’Italia – Piazza Scala, a Milano
Con 71 importanti opere, la mostra indaga i modi in cui artisti di epoche diverse si sono relazionati con la tecnologia, con il suo fascino, con le sue utopie oppure con i suoi demoni, anticipando o riflettendo radicali cambiamenti sociali e culturali.
La relazione tra soggettività umana, l’ arte e la tecnologia affonda le radici nei concetti arcaici definiti dai termini greci téchne, ovvero arte nel senso di saper fare, abilità, mestiere, e logos, parola, discorso, ragione. La tecnologia, protesi dell’essere umano, sin dagli albori dei tempi è servita per creare strumenti utili alla società, quali utensili, macchine, apparecchi per trasportare, comunicare o di uso bellico.
La tecnologia si è sviluppata a partire dalla prima pietra utilizzata dagli umani all’uso del fuoco, del ferro, alla scoperta della terracotta, alla ruota, allo specchio, alla carta e alla stampa, all’elettricità, al telefono, a internet, fino all’applicazione congiunta di genetica, nanotecnologie, digitale, robotica e intelligenza artificiale.
Carlo Marino
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