Lo spettacolo che narra la vicenda di Odette e Sigfrido, è visto stavolta in una chiave coreografica nuova che renderà tale versione più interessante. La coreografia originale del repertorio classico, infatti, non ha mai sottolineato alcuni aspetti del libretto, che però nella versione con la coreografia di Martelletta viene esaminata e sviscerata. Il coreografo ha deciso in questo caso di abbandonare la drammaturgia classica dell’azione coreografica-teatrale del balletto prediligendo una forma di riappropriazione della realtà e dell’esperienza comune basata sui particolari e sulle singole situazioni riunite tra loro in collage ampi e sfaccettati, secondo una metodologia di lavoro di ricerca e di graduale progresso. Fortemente legato alla tradizione accademica, Luigi Martelletta proporrà un lavoro sicuramente più snello stilisticamente evitando tutti i manierismi e le pantomime che fanno parte del repertorio classico. Non mancheranno però tutte quelle danze e quell’itinerario danzato che molti conoscono e si aspettano: I cigni, la danza spagnola, la danza russa, il valzer, i passi a due.
Carlo Marino #carlomarinoeuropeannewsagency