“Condominio Femminile” al Teatro di Villa Lazzaroni in Roma

Sarà in scena dal 17 al 19 febbraio al Teatro di Villa Lazzaroni lo spettacolo LINA BATTIFERRI, CONDOMINIO FEMMINILE – Le donne di Franca Valeri con Paola Lorenzoni e il Nicola Buffa Mediterranean Jazz Project, regia di Corrado Russo e Paola Lorenzoni. Un omaggio alla prima autrice e attrice del dopoguerra, un feroce, comicissimo ritratto delle donne di ieri e di oggi. Un condominio dove abitano solo donne di ogni età, soprattutto borghesi, tra cui Lina Battiferri, una donna rappresentativa del suo mondo fatto di ansie, nevrosi e realtà tragiche rese accettabili solo grazie all’immaginazione. Nella figura della protagonista si concentrano le contraddizioni delle molteplici personalità femminili create da Franca Valeri.

Nelle note di regia Corrado Russo ha scritto: “Inaspettata è la longevità di questo spettacolo, nato nel 2012 con l’intenzione di trovare dei testi ironici,intelligenti, con protagoniste dei personaggi femminili (una rarità in un mondo teatrale maschile). La modernità della scrittura della Valeri ha superato le barriere del tempo, restituendoci un   affresco di figure di donne quotidiane,oseremmo dire normali. Niente bellone, nessuna femme fatale, ma per la prima volta personaggi semplici che affrontano la vita di tutti i giorni facendo i conti anche conuna natura spesso non troppo benevola nei loro confronti. I personaggi che compongono questo caleidoscopio femminile, il condominio, provengono tutti dal repertorio più teatrale della Valeri (forse anche meno conosciuto), sono gli antesignani di quelli che poi saranno i suoi cavallidi battaglia televisivi e cinematografici. E sono questi archetipi che ci hanno incuriosito, proprio per la natura fortemente teatrale della scrittura e perché, a nostro parere, la Valeri (a prescindere dalla sua personale interpretazione inimitabile) ci ha consegnato dei prototipi universali, proprio come lo sono solo certe figure della grandedrammaturgia teatrale. Donne in alcuni casi anche un po’ bruttine, che devono affermarsi in una società che tendenzialmente non le riconosce nello stereotipo della bellezza femminile; altre invece caratterizzate da eccessi, come le borghesi arricchite che vivono conflitti esistenziali insormontabili o sono afflitte da angosce lontane dalla vitaconcreta. In fondo si ride, si sorride, ma a pensarci bene, ridiamo dei difetti altrui proprio perché in realtà sono anchei nostri. Dunque non possiamo che esserle grati”.

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