CARLO LIZZANI: LA STORIA E LE STORIE

Gli anni della violenza

Il 24 ottobre prende il via alla Casa del Cinema la seconda parte del progetto speciale del CSC – Cineteca Nazionale realizzato in collaborazione con Aamod (Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico) e Casa del Cinema con il sostegno della Direzione Generale Cinema del MIC. In occasione del centenario del di Carlo Lizzani, eccezionale testimone e narratore dell’Italia del Novecento, viene raccontata la storia collettiva del “Secolo breve” attraverso lo sguardo di un cineasta con la vocazione dello storico. La seconda giornata di studio dedicata alle trasformazioni del paese nello sguardo del cineasta si focalizzerà, in particolare, sui decenni che vanno dalla fine della guerra agli anni di piombo, quando nel tessuto sociale dell’Italia che cambia si radica il seme della violenza: prima ribellismo, poi malessere, utopia rivoluzionaria, infine doppio estremismo. Un percorso che si accompagna al mutamento da civiltà rurale a scena metropolitana.

“Il filo rosso che attraversa tutta l’opera di Carlo Lizzani, si sa, si condensa nell’aspirazione a rileggere la storia italiana del ‘Secolo breve’ attraverso la lente del regista. A questo – dice Giorgio Gosetti, direttore della Casa del Cinema – tende anche l’omaggio che, con il sostegno del Ministero per la cultura, realizziamo in più tappe tra aprile e dicembre.  Cuore dell’attività che comincia il 24 ottobre è l’Italia violenta che nasce dalla fine della guerra e dalle trasformazioni del Paese. Coltivare la memoria, anche oltre la frontiera della cinefilia, è una delle missioni di Casa del Cinema. Sono specialmente orgoglioso che questo accada, grazie al CSC-Cineteca Nazionale e all’Aamod nel centenario di un grande intellettuale come il mio maestro, Carlo Lizzani”.

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