
L’artista indonesiano Eddy Susanto espone al Giudecca Art District (GAD) di Venezia, dal 28 luglio al 4 settembre 2022, la sua prima mostra personale in Italia intitolata “Javanese Inferno” .
Eddy Susanto è un artista indonesiano che con la sua ricerca approfondisce le narrazioni storiche e i processi di formazione dell’identità. È noto soprattutto per le sue rielaborazioni di xilografie e incisioni dell’artista rinascimentale tedesco Albrecht Dürer.

Eddy Susanto ha studiato graphic design all’Indonesian Institute of Art di Yogyakarta prima di diventare designer commerciale e illustratore di libri. Le sue opere attingono alla storia e alla prassi della stampa in tutto il mondo, spesso mettendo insieme eventi storici e interpretazioni religiose con riferimenti giavanesi.
Susanto con Java of Dürer ha vinto nel 2011 il prestigioso Bandung Contemporary Art Award e si è basato su The Men’s Bath (1496) di Albrecht Dürer delineandone l’immagine attraverso l’arte compositiva hanacaraka del XV secolo. Meticolosamente incisa a penna su tela, l’opera mette in relazione il racconto dell’arrivo dell’Islam a Giava nel XIV secolo con il Rinascimento europeo. In tal modo, Susanto si propone di indicare le trasformazioni radicali che stavano avvenendo in quel momento storico in ciascuna regione, riposizionando i testi sacri giavanesi all’interno della storia dell’arte occidentale.

Susanto ha continuato ad applicare questa tecnica a serie successive di dipinti, facendo propri importanti passaggi giavanesi di Babad Tanah Jawi, Mahabharata e Ramayana e reinterpretando le incisioni di Dürer dell’Antico Testamento, nonché le stampe di Marcantonio Raimondi e di Theodor de Bry. L’artista si mostra particolarmente interessato alle scene e ai testi che evocano cambiamenti e incontri storici, in particolare quelli che rappresentano soggetti orientali, l’arte mineraria, la letteratura e la scienza per le composizioni.
Nel 2015, Eddy Susanto ha esposto Java Script alla National Gallery of Indonesia a Central Jakarta. Disegnando parallelismi tra la scrittura giavanese e il linguaggio di programmazione JavaScript, l’artista ha immaginato siti web come Google, Facebook, Baidu e Amazon come se fossero manoscritti miniati del Medioevo. Sostituendo testi latini e cinesi con quelli in giavanese e presentando espedienti ornamentali indonesiani, Susanto suggerisce sottilmente che la società contemporanea, sempre più guidata dalla tecnologia, trascura le conoscenze locali e ancestrali, anche se esse hanno la stessa spinta alla comprensione e alla connettività.
Eddy Susanto vive attualmente a Yogyakarta.

Carlo Marino
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