All’Accademia di San Luca in Roma una mostra ripercorre la passione per l’arte dei Marchini

Dal 18 gennaio al 22 aprile 2022 l’Accademia Nazionale di San Luca in Roma presenta la mostra “Una storia nell’arte. I Marchini tra impegno e passione”, a cura di Fabio Benzi, Arnaldo Colasanti, Flavia Matitti e Italo Tomassoni, con il coordinamento di Gianni Dessì e l’allestimento di Francesco Cellini e Gianni Dessì.

Sono esposte nelle sale della prestigiosa Accademia centotrenta opere selezionate tra quelle che hanno accompagnato la vicenda storica e umana di Alvaro Marchini e della sua famiglia. Una storia scandita dall’impegno imprenditoriale e politico (Marchini è stato comandante partigiano, medaglia d’argento della Resistenza, cofondatore della società che editò “l’Unità”, organo del Partito Comunista) e dalla passione per l’arte, che lo portò a collezionare e ad aprire nel 1959 una galleria: La Nuova Pesa, con sede prima in via Frattina e dall’autunno 1961 in via del Vantaggio.

“L’Accademia Nazionale di San Luca, dopo la mostra dedicata al collezionismo La raccolta Berg incentrata su un solo artista, Gordon Matta Clark, tenutasi tra il 2018 e il 2019”, ha dichiarato Paolo Icaro, Presidente dell’Accademia, “prosegue ora con Una storia nell’arte. I Marchini tra impegno e passione. L’esposizione intende rendere omaggio a chi della cura, conservazione e promozione dell’arte ne ha dato testimonianza attiva e offrire, nel contempo, un’occasione per riflettere su un periodo cruciale della nostra cultura, nel Novecento”.

L’esposizione si snoda lungo tutti gli spazi di Palazzo Carpegna, a partire dalla Galleria Accademica al terzo piano, lungo la rampa borrominiana, attraverso il Salone d’Onore fino al giardino, al portico e alle sale espositive del piano terra, in un suggestivo percorso che crea un dialogo inedito tra le opere in mostra, realizzate dagli artisti vicini alla famiglia Marchini, e le storiche raccolte accademiche, frutto di donazioni giunte sino a noi a riprova di un collezionismo colto e amorevole.

In mostra i lavori di 77 artisti, tra i massimi nazionali e internazionali, a ricoprire tutto l’arco del Novecento fino ai giorni nostri. Punto di partenza del percorso espositivo sono le sale della Galleria Accademica al terzo piano che, articolate in sei piccole ma preziose sezioni – “Tra Italia e Francia”, “Parigi”, “Vedute e visioni”, “La realtà della storia”, “Tra cielo e terra”, “L’artista e i suoi modelli” –  accolgono il visitatore con opere di Giacomo Balla, Georges Braque, Carlo Carrà, Giorgio de Chirico, Filippo De Pisis, Juan Gris, Fernand Léger, Albert Marquet, René Magritte, Pablo Picasso e Ardengo Soffici, continuando poi con i lavori di Edita Broglio, Corrado Cagli, Antonio Donghi, Renato Guttuso, Leoncillo, Carlo Levi, Osvaldo Licini, Mario Mafai, Giacomo Manzù, Mirko, Giorgio Morandi, Fausto Pirandello, Antonietta Raphaël, Alberto Savinio, Carlo Socrate e Francesco Trombadori. 

Kounellis – Photo copyright 2022 by Carlo Marino #carlomarinoeuropeannewsagency

La rampa elicoidale del Palazzo dell’Accademia di San Luca ospita poi “Una storia per immagini”, altra sezione, per narrare la vicenda umana, politica ed imprenditoriale della famiglia Marchini, attraverso fotografie, documenti ed opere. Giungendo nel Salone d’Onore al primo piano, sono esposti tre importanti nuclei: disegni di Scipione e un importante studio preparatorio per la Crocifissione di Guttuso (1940-41), una significativa raccolta di disegni di Ernst Ludwig Kirchner, Otto Dix e George Grosz, tra espressionismo e Nuova Oggettività, e a chiudere una selezione di opere rappresentative dell’attività della galleria, a dar conto della permanenza della figurazione nei suoi programmi espositivi, con opere di Renato Guttuso, Carlo Levi, Alberto Ziveri, Renzo Vespignani, Titina Maselli, Alberto Gianquinto, Piero Guccione, Gianluigi Mattia e Franco Mulas.

La seconda metà della rampa è dedicata alla galleria La Nuova Pesa esperienza ricca e complessa, nata come tentativo cruciale di annodare e promuovere un’idea di possibile prassi estetica all’insegna della figurazione. La prima stagione della galleria, tra il 1959 e il 1976, vide coinvolto un gruppo di artisti e intellettuali, da Antonello Trombadori a Renato Guttuso, da Corrado Cagli a Pier Paolo Pasolini, da Alberto Moravia a Carlo Levi, legati ad Alvaro Marchini da amicizia, oltre che da una familiarità culturale e ideologica. Anche Simona e Carla, le due giovani figlie di Alvaro, parteciparono attivamente alla gestione della galleria. Chiusa La Nuova Pesa nel 1976, Alvaro Marchini continuò l’attività imprenditoriale e collezionistica sino alla morte, avvenuta il 24 settembre 1985. Un mese dopo la figlia Simona, quasi a lenirne la perdita, aprì una nuova galleria, nella stessa città, Roma, con lo stesso nome ma con un nuovo indirizzo, via del Corso, che, in un’ideale continuità sentimentale, si avviò a farsi testimone del proprio tempo per arrivare fino ad oggi. La visita alla mostra apre la possibilità di scoprire come questa famiglia di imprenditori illuminati abbia influito sulla cultura romana e italiana facendo propri dei valori culturali e sociali e declinandoli con passione e impegno.

Carlo Marino

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