Le immagini di Roma bellissima e deserta sono state per settimane il racconto visivo del lockdown, e il volo dei droni sul Colosseo vuoto ne è stato uno dei simboli.
Il documentario “Il Colosseo in quarantena”, diretto da Luca Lancise e Davide Morabito, racconta cosa stava succedendo, dentro al Colosseo, mentre fuori la città si fermava. Il documentario sarà proiettato, fuori concorso oggi alle 18:30 nell’ambito della prestigiosa Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico di Rovereto nella sezione dedicata al tema “L’Italia si racconta. Il patrimonio culturale al cinema”.
Realizzato in collaborazione con il Parco archeologico del Colosseo durante le settimane di chiusura al pubblico, tra aprile e giugno 2020, il documentario offre un punto di vista inedito su uno dei monumenti più conosciuti e visitati del mondo, seguendo lo staff interno del grande Anfiteatro.
Dall’iniziale spaesamento, dal primo, quasi traumatico passaggio da una media di 20.000 visitatori al giorno, al vuoto e alla chiusura che mette a repentaglio la sopravvivenza stessa del monumento e a dura prova il sistema turistico non solo romano, ma dell’intera nazione, le telecamere hanno seguito i responsabili, gli archeologi, i restauratori, gli operai, alle prese con il dovere di non abbandonare un ‘gigante fragile’ e sempre bisognoso di cura e manutenzione.
“Il film è stata l’irripetibile occasione per raccontare in modo diverso uno dei luoghi più simbolici e universalmente noti, eppure capace sempre di svelare nuovi segreti, nascosti tra le pieghe, e le geometrie, della pietra di cui è fatto. Nei mesi di lockdown la sfida è stata quella di inventare un modo diverso di raccontare le infinite storie che attraversano il Colosseo, in vista della sua apertura: con nuove regole, percorsi limitati, e un pubblico ridotto e più esigente” – commenta il Direttore del Parco archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo.
Carlo Marino
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