L’Umbria celebra gli ungheresi Bartók e Kodály

La Sagra Musicale Umbra 2019 ha preso il via con una doppia anteprima, sabato 7 settembre al Teatro Clitunno di Trevi e domenica 8 settembre, all’Abbazia di San Nicolò di San Gemini. Il concerto inaugurale è stato in Assisi, venerdì 13 settembre nel Sagrato della Basilica Superiore di San Francesco, con l’Orchestra da Camera di Perugia, diretta da Enrico Bronzi (direttore artistico della Sagra Musicale Umbra e della Fondazione Perugia Musica Classica onlus), e la Compagnia di Danza di Nicola Galli, per una produzione originale tratta dalla suite orchestrale dell’opera Nobilissima Visione di Paul Hindemith. Sabato 14, il Sagrato della Cattedrale di San Lorenzo a Perugia ha ospitato un Viaggio nelle Polifonie dell’Italia sacra e profana, con il Video-mapping a cura dello studio multimediale Karmachina e la partecipazione di Basiani – Ensemble Folkloristico del Patriarcato Georgiano.
Tra gli appuntamenti da segnalare, la prima nazionale del progetto Two for Tree and Orchestra, di Paolo Fresu e Daniele di Bonaventura insieme all’Orchestra da Camera di Perugia, a Norcia il 16 settembre e il 17 a Perugia; Giovanni Sollima in concerto con l’Orchestra della Toscana ed Enrico Bronzi, sabato 21 settembre nella Basilica di San Pietro di Perugia. E, ancora, ascolteremo tra gli altri l’Orchestre des Champs Elysées, Philippe Herreweghe e il Collegium Vocale Gent.Evento di chiusura domenica 22 settembre con la Messa solenne cantata nella Cattedrale San Lorenzo di Perugia.
Tra i moltissimi appuntamenti in programma, venerdì 20 settembre il festival ospita, in vari luoghi del centro storico di Perugia, una “Giornata ungherese” in omaggio a Bartók e Kodály.
Si tratta di due dei musicisti europei che, più di chiunque altro, hanno mostrato l’importanza del dialogo con le proprie radici. Bartók e Kodály hanno collezionato, analizzato e catalogato un patrimonio immenso di suoni e saperi musicali antichi, traendone suggerimenti decisivi per poi assimilarli in un processo creativo di sconvolgente poesia. Il folklore con la sua indicibile ricchezza di ritmi, di movenze melodiche e inflessioni modali, fornì loro una solidissima base su cui erigere grandiosi edifici musicali.

Carlo Marino #carlomarinoeuropeannewsagency

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