DOLL IS MINE un testo di Katia Ippaso ambientato in Giappone

Oggi 22 agosto, alle ore 21, nella splendida cornice del giardino di Palazzo Venezia, per la rassegna “Il Giardino Ritrovato”, andrà in scena, DOLL IS MINE testo di Katia Ippaso, regia di Arturo Armone Caruso, con Azuki nel ruolo di Shiori, canto e musiche Mariafausta. La scelta della rassegna di quest’anno, curata dal direttore del Museo di Palazzo Venezia Sonia Martone e da Anna Selvi, direttore dell’ufficio per il teatro e per la danza del Polo Museale del Lazio, con la collaborazione di Davide Latella, punta sulla dimensione internazionale e sulla commistione tra diversi registri espressivi.

DOLL IS MINE racconta di una giovane donna, Shiori, che lavora a Tokyo in una Casa del sonno. È il primo dicembre e nevica. Nella sua camera è un continuo susseguirsi di clienti, tutti uomini. Nella Casa del sonno non si viene a fare sesso ma a dormire. Shiori dovrebbe semplicemente vegliare sui tanti maschi segnati dalla vita che vengono ad arenarsi accanto a lei. La giovane donna fa un mestiere impossibile che non fa certo raggiungere una agognata, forse, integrità di vita, perché nonostante tutto si tratta di una vita al margine della società e contemporaneamente all’interno di essa. Doll is mine traccia l’itinerario di questa vita alla deriva. La giovane Shiori è come un lampo di luce sulle più nere ossessioni degli uomini. Non ha più casa, non ha più famiglia, non ha più nulla…deve guadagnarsi da vivere nella Casa del sonno, circondata da altre giovani che sopravvivono come lei, pericolosamente, esposte agli umori, ai desideri, all’affettività malata, all’orgoglio ferito degli uomini. Shiori ascolta, accoglie, accudisce i suoi clienti. Spera anche e resiste… prima di essere travolta e di far naufragio esausta, la vigilia di Natale. Shiori è l’emblema giapponese della “società liquida” portata al suo estremo.
Carlo Marino

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