La trama si svolge ai tempi della grande depressione degli anni ’30 quando Stalin invita tutti i lavoratori del mondo a costruire una nuova società basata sulla giustizia, l’uguaglianza e la libertà. Più di 10.000 americani rispondono alla chiamata. È in questo contesto che il finlandese Jussi Ketola (Tommi Korpela), a causa di voci sul suo conto che lo vogliono “un comunista” viene rapito a casa sua e trasportato con la forza nell’Unione Sovietica da nazionalisti finlandesi di ispirazione fascista. L’uomo, che aveva anche combattuto contro i rossi nella guerra civile finlandese, si trova suo malgrado a dover partecipare alla costruzione del “paradiso socialista” come spia al servizio del potere staliniano. Nonostante le numerose vessazioni, in gran parte imposte dalla polizia segreta sovietica, riesce a stabilirsi nella sua nuova comunità e mettere su una famiglia.
Mentre il clima politico cambia, gli stranieri diventano elementi indesiderati nel regime comunista e vittime delle spietate Grandi purghe di Stalin. Costretto a percorrere la Via Eterna verso una Russia sovietica, dove la crudeltà sembra non avere limiti, l’unico sogno di Jussi è quello di tornare a casa, a tutti i costi.
Il film svela una pagina di storia sconosciuta, in quanto, a causa della successiva alleanza tra l’URSS stalinista e gli USA per combattere il nazismo, la vicenda tragica degli americani trucidati dalle purghe staliniane fu insabbiata.
E’ un film che insegna a diffidare di ogni tipo di totalitarismo e per questo vale la pena vederlo.
Carlo Marino