Gianfranco Ucci: l’artista del Tao

A prima vista le opere di Gianfranco Ucci portano a pensare al suprematismo di Kazimir Malevič (1878-1935), basato sulla supremazia della pura sensibilità e volto a liberare l’arte dal mondo oggettivo. Poi si scopre trattarsi di Taomaturgia” : un progetto artistico il cui obiettivo è la realizzazione pittorica dei 64 esagrammi dello Yi Jing a colori.
L’artista con “taomaturgia” mescola arte e contatto millenario con la natura, come fu in Estremo Oriente e, muovendo dall’utopia della visualizzazione del “Tao”, la cui essenza si ritrova nel noto pattern dei 64 Esagrammi, contamina in modo assolutamente libero tradizioni tra l’onirico e l’immaginario. L’arte vuole manifestarsi come quel fenomeno ottico detto “fata morgana”, con l’obbiettivo di attribuire valori cromatici per ciascuna delle 384 linee dei 64 Esagrammi dello Yi Jing,sicuramente di ardua interpretazione. Il Libro dei Mutamenti, noto anche come Zhou Yi o I Mutamenti (della dinastia) Zhou, è ritenuto il primo dei testi classici cinesi sin da prima della nascita dell’impero cinese. Esso è sopravvissuto alla distruzione delle biblioteche operata dal Primo imperatore, Qin Shi Huang Di.

Opere di Gianfranco Ucci photo by Carlo Marino European News Agency

L’Yi Jing è diviso in due porzioni, jing o ‘classico’ e zhuan o ‘commentario’, composti in momenti differenti ma tramandati come testo unico da due millenni circa. La porzione jing è composta da sessantaquattro unità, ognuna basata su un esagramma (gua ) composto di sei linee che sono o continue (⚊) rappresentanti il principio yang o interrotte (⚋) rappresentanti il principio yin. Per ogni esagramma vi è una spiegazione chiamata guaci, accompagnata dalla spiegazione delle singole linee costituenti il trigramma chiamate yaoci. I primi due esagrammi del testo qian e kun sono accompagnati da due ulteriori testi chiamati yongliu e yongjiu.
Considerato da Confucio libro di saggezza, è stato e continua ad essere utilizzato a livello popolare a scopo divinatorio, e dagli studiosi per approfondire aspetti matematici, filosofici e fisici. I metodi per ottenere i responsi sono vari e si passa dai gusci di tartaruga al lancio di 3 monete. Quando si utilizzano gli steli di achillea per estrarre i responsi, l’arte divinatoria è chiamata achilleomanzia.
Quindi, poiché l’insieme dei 64 Esagrammi può essere decodificato in termini di serie numerica da 0 a 63 espressa in aritmetica binaria, proprietà già notata da Gottfried W. Leibniz nel XVII secolo e, poiché l’aritmetica binaria è anche alla base del funzionamento del computer, Gianfranco Ucci ha ritenuto che si dovesse privilegiare un approccio di tipo informatico al suo
L’artista Gianfranco Ucci photo by Carlo Marino European News Agency
lavoro. Le immagini virtuali prodotte dall’artista sono quindi il risultato di un esercizio propedeutico alla identificazione della Taotologia, una sorta di Satori, in termini psicologici: un oltre i confini dell’Io, semplicemente un’illuminazione.

Carlo Marino

Published by historiolaeartis

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