I colori della prosperità: frutti del vecchio e nuovo mondo, a cura di Antonio Sgamellotti e Giulia Caneva, uscito per i tipi di Bardi Edizioni, è senz’altro un opuscolo ben fatto. L’opera, arricchita da splendide immagini, prende in esame gli Affreschi della Loggia di Amore e Psiche, dipinti da Raffaello e Giovanni da Udine, situati nella Villa Farnesina in Roma. Un eccezionale trionfo di festoni che non rappresentano soltanto le piante che abbellivano il giardino di Villa Farnesina, ma anche alcune significative piante esotiche provenienti dalla Nova Hispania da poco tempo giunte in Europa. Iconografia pittorica e nuovo linguaggio cromatico rievocavano climi mitologici antichi contribuendo, nel contempo, in maniera accattivante a rinnovare l’arte a Roma, attraverso una vera e propria Renovatio Urbis.
La villa rinascimentale abitata da Agostino Chigi divenne così una sorta di monumentale silloge seicentesca di botanica agli occhi degli illustri ospiti che si affacciavano sotto le sue volte. La Loggia diventava strumento di meraviglia e dimostrazione di potere anche attraverso un’iconografia affidata al mondo vegetale.
