Va in scena dal 9 al 12 ottobre al Teatro Argentina in Roma: «La omisión de la Familia Coleman», Il Caso della Famiglia Coleman, di Claudio Tolcachir. Il caotico microcosmo di una famiglia di Buenos Aires, paradigma di una famiglia latino-americana media, spinta al limite della dissoluzione, o meglio di una sorta di «cupio dissolvi», è riportato sulla scena teatrale, con abile perizia psicologica, dal registra e scrittore argentino Claudio Tolcachir. A Roma si è potuto, e si potrà apprezzare fino al 12 settembre, lo spettacolo in spagnolo argentino, con il “vos”. Naturalmente, per chi non conoscesse l’idioma di Baires c’è la traduzione. L’ambientazione scenica è ricavata in una casa in cui ogni personaggio sembra costretto a salvaguardare, in una sorta di lotta per la sopravvivenza in stile darwiniano, il proprio spazio vitale. Piccole crudeltà quotidiane, solitudine, egoismo compongono un quadro circostanziato di ciò che sta diventando la famiglia nel mondo. In un mondo dove si nota l’assenza dei padri. “Famiglia” sembra non essere più sinonimo di “refugium”, ma sembra essere diventato il luogo dove si è costretti a continuare l’assurda e struggente lotta per la sopravvivenza.
«La omisión de la Familia Coleman» ha ricevuto oltre una dozzina di premi dopo essere stato rappresentato centinaia di volte in 18 paesi. Si tratta ormai di un classico della scena teatrale internazionale.
Carlo Marino
(Photo © by Carlo Marino – European News Agency)
