Si tratta invero di un artista originale, unico nel panorama europeo dell’epoca. Soprattutto per il suo approccio, del tutto personale, con la pittura, arte con la quale si misurò per circa un ventennio, a partire dal 1906 quando, abbandonata la scuola a San Pietroburgo si rifugiò alle Isole Åland, in Finlandia, in quella che era una specie di comune di musicisti, scrittori, pittori e uomini liberi. Il sole, la luce, i colori del Mediterraneo, poi, sembrarono catturarlo durante il suo soggiorno in Italia ma l’artista continuò a misurarsi con i problemi della sua complessa vicenda umana, in costante difficile equilibrio.
Il colore è la principale cifra dell’opera di Konrad Vilhelm Mägi. Colori brillanti e potenti: sia che si tratti dei paesaggi, sua espressione di elezione, che dei suoi ritratti forti e affascinanti.
Carlo Marino
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