Confondere il reale con il verosimile con pochi tratti di matita è una sorta di magia in grado di far nascere salotti vittoriani all’interno di architetture industriali, paesaggi domestici fra le pareti in rovina. Quinte teatrali in bilico tra la volontà di salvaguardare le origini e la creazione di nuove tracce sono le opere di Mar Hernández, che esporrà a Roma dal 15 giugno al 31 luglio. Rewind è la sua seconda personale alla White Noise Gallery dopo l’esordio nel 2015. La giovane artista spagnola si definisce illustratrice per professione e per vocazione. Il mestiere dell’arte l’ha portata a essere inserita in importanti collezioni museali in tutta Europa. Attraverso l’incisione, la fotografia e il disegno Mar Hernández Riquelme vuole comprendere e tratteggiare il sottile confine tra crollo e ricostruzione, tra identità perduta e recuperata, tra annullamento e conservazione: tutti concetti tipici del nostro tempo e della realtà “liquida” in cui siamo immersi. Ridare valore ai luoghi che hanno testimoniato le trasformazioni storiche e umane per far riemergere con il suo disegno le tracce indelebilmente incise del passato e del passaggio di chi li ha abitati. I limiti fisici delle opere sembrano essere abbattuti e terminano in un’installazione che supera la bidimensionalità dei quadri andando ad abitare gli spazi.
Carlo Marino
