Puntila e il suo servo Matti di B. Brecht al Quirino di Roma

Al Teatro Quirino va in scena, dal 4 al 9 aprile, quella che è unanimemente considerata una delle migliori commedie di Brecht, scritta nel 1940 a guerra da poco iniziata, Herr Puntila und sein Knecht Matti ( Puntila e il suo servo Matti ).   Come modello Brecht utilizzò i racconti della poetessa finlandese Hella Wuolijoki che lo ospitò durante il suo esilio in Finlandia. La commedia fu rappresentata per la prima volta quando Brecht rientrò in Europa dall’esilio negli Stati Uniti, prima a Zurigo nel 1948 e poi fu scelta per inaugurare nel 1949 la prima stagione del Berliner Ensemble.

Brecht mette in scena in questa pièce una ” variazione” di dottor Jeckyll e Mister Hyde e, nel contempo, per ammissione dello stesso autore, una variante sul tema di Luci della città uno dei più celebri film di Charlie Chaplin, alla quale si era ispitato il commediografo tedesco per il personaggio di Puntila.

Il personaggio principale, il ricco uomo d’affari Puntila, incarna, infatti, la realizzazione brechtiana di una geniale sintesi della società capitalista, nella sua essenziale ambivalenza di società dove tutto è concesso ma dalla quale nessuno è libero. La schizofrenia è insita nella figura del ricco possidente signor Puntila che, da sobrio, è un tiranno che vessa i suoi dipendenti, sfrutta i suoi operai e vuol dare la figlia Eva in moglie a un diplomatico inetto e a caccia di dote, mentre, quando è ubriaco, diventa amico di tutti e vuol far sposare Eva al suo autista Matti, che tratta su un piano di parità. Sfortunatamente le sbronze passano sempre…

Al sarcastico Matti tocca il compito di smontare le false promesse e la falsa bontà del suo padrone, in un rapporto che a tratti richiama nobili precedenti (da Don Chisciotte/Sancho Panza a Don Giovanni/Leporello) e a tratti rimanda alle comiche finali dei film muti.

Ferdinando Bruni e Francesco Frongia hanno firmato il primo Brecht “made in Teatro dell’ Elfo”, a sessant’anni dalla morte del drammaturgo. In scena una compagnia affiatata di dodici attori di diverse generazioni che sa dosare ritmi incalzanti e sospensioni liriche. A guidarli Ferdinando Bruni nel ruolo mutevole e schizofrenico di Puntila, affiancato dal servo Matti interpretato da Luciano Scarpa che torna tra le file dell’Elfo dove aveva interpretato Orazio nell’Amleto, Elicone nel Caligola, il giovane Eugenio nella Bottega del caffé.  Le musiche originali sono Paul Dessau.

 

Carlo Marino

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