“Malinconia”- Mostra di Pittori ungheresi a Roma

Palazzo Falconieri, attuale sede dell’Accademia di Ungheria, prende nome dalla famiglia di banchieri, di origine fiorentina, che ne commissionò la ristrutturazione al  grande architetto Francesco Borromini. Il Palazzo, che presenta al suo interno ambienti caratterizzati da ornamenti simbolici ed ermetici, impronta inconfondibile dell’originalità stilistica del Borromini, ospiterà la mostra Malinconia Opere dei Grandi Maestri della pittura classica ungherese (1878-1969) provenienti dalla collezione Antal – Lusztig di Debrecen. Giovedì 23 marzo p.v. alle ore 19.30 presso la Galleria dell’Accademia d’Ungheria in Roma (Palazzo Falconieri – Via Giulia, 1) avrà luogo il vernissage della mostra che si basa sulla maggiore collezione privata ungherese di arte figurativa e presenta capolavori che raffigurano, ad altissimo livello,  la tematica della malinconia offrendo un quadro quasi completo di uno dei periodi forse più interessanti della pittura ungherese.

L’esposizione verterà su 41 opere di 22 pittori classici ungheresi di elevata reputazione internazionale, tra cui Margit Anna, IMRE ÁMOS, Dezső Czigány, Béla Czóbel, István Dési Huber, ISTVÁN FARKAS, SIMON HANTAI, Béla Kondor, Dezső Korniss, József Koszta, LÁSZLÓ MOHOLY-NAGY, MIHÁLY MUNKÁCSY, István Nagy, JUDIT REIGL, JÓZSEF RIPPL-RÓNAI, György Román, János Tornyai, László Mednyányszky, József Nemes – Lampérth, István Szőnyi, Lajos Vajda, Erzsébet Vaszkó.

Nella cultura moderna ungherese, sia in poesia che nell’arte figurativa, la malinconia è uno degli argomenti più trattati. L’uomo malinconico nei confronti dei propri limiti e della fine inevitabile della vita umana, dispone di una conoscenza straordinaria ma effimera. Pur nella totale indifferenza, lascia trapelare l’ombra dell’onnipotenza divina ed il gesto faustiano della dissoluzione.

Carlo Marino

 

IMRE ÁMOS ( Nagykálló, 1907 – 1944 o 1945)

 

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