Già circa un anno fa l’Espresso titolava “Musei, quel tesoro che l’Italia lascia ai privati”. Nonostante l’enorme deficit che grava sul paese più ricco d’arte del mondo i governi che si sono succeduti non sono stati in grado di risolvere la vera e forse unica questione politico-economica, cioè di rendere il patrimonio culturale la vera ricchezza del Bel Paese. Il New York Times sostiene, comunque, che i paesi Europei in campo museale stanno indirizzandosi verso la via gestionale statunitense. Cioè la privatizzazione. Oggi lo Stato non partecipa direttamente alla parte più redditizia della gestione museale. E probabilmente in futuro lo Stato Italiano non raccoglierà neppure le briciole della ricchezza che già Alberto Ronchey quando fu ministro dei Beni culturali del governo Amato definì con la metafora di “giacimenti culturali”.
http://mobile.nytimes.com/2016/03/17/arts/design/european-museums-are-shifting-to-american-way-of giving.html?smid=tw-nytimesarts&smtyp=cur&_r=0&referer=https://t.co/4fY0LWazX1
