Ricordando David Alfaro Siqueiros

Nel 1922, David Alfaro Siqueiros dipinse  i murales  della Escuela Nacional Preparatoria (ENP) – Scuola di Avviamento Nazionale –  e cominciò ad organizzare e a dirigere sindacati di artisti e lavoratori . Le sue attività di comunista militante lo portarono a trascorrere periodi in prigione e di esilio. Produsse migliaia di metri quadri di murales in cui rappresentò , con un’ottica di sinistra, le numerose trasformazioni di carattere sociale, politico ed industriale che stavano avvenendo nel suo paese e nel mondo.

Figlio di una famiglia borghese Siqueiros era nato nella città di Chihuahua, in Messico, il 29 dicembre 1896. Nel 1908 andò a studiare architettura a Città del Messico al Franco-English College. Nel 1910 scoppiò la Rivoluzione messicana e Siqueiros rimase coinvolto negli scioperi studenteschi.

A 18 anni Siqueiros si unì all’esercito rivoluzionario messicano Ejercito Constitucionalista di Venustano Carranza  raggiungendo il grado di capitano. Si unì anche al Partito Comunista e si attivò contro la dittatura militare di Victoriano Huerta.

Per Siqueiros, arte e politica erano fuse ed i suoi murales portavano il segno delle sue lotte politiche.

Negli anni Venti e all’inizio dei Trenta del Novecento Siqueiros  fu spesso arrestato per la sua attività politica. Nel 1922 gli fu commissionato forse il suo mural più famoso “Los Mitos” (“I Miti”)

Negli anni Trenta, Siqueiros si recò negli Stati Uniti e lavorò a Los Angeles. I suoi murales raccontano la storia della relazione forzata tra USA e America Latina. A New York aprì una scuola per giovani tra i cui allievi ebbe anche Jackson Pollock.

A seguito dell’elezione di Lázaro Cárdenas alla Presidenza del Messico, Siqueiros tornò al suo paese. Dopo lo scoppio della Guerra Civile Spagnola, però, l’artista si recò in Spagna a combattere contro il fascismo.

Come artista Siqueiros continuò a dipingere le sue tematiche antifasciste durante la Seconda Guerra Mondiale con pezzi quali “Un nuovo giorno per la Democrazia,” “Morte all’Invasore” e “Fraternità tra le razze bianca e nera.”

Nel 1959 Siqueiros fu condannato a cinque anni di prigione per aver sostenuto le lotte del sindacato dei ferrovieri e dopo essere uscito di galera nel 1964,  continuò a mostrare la sua fiera passione per le cause di sinistra fino ad appoggiare fortemente il nuovo governo cubano ed il suo  leader, Fidel Castro, e a battersi contro la Guerra del Vietnam. Marcha de la Humanidad en América Latina hacia el cosmos appartiene a questo periodo.

Nel 1974 Siqueiros morì a Cuernavaca città dove aveva vissuto negli ultimi dieci anni della sua vita.

la%20nueva%20democraciaCarlo Marino

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