L’arte astratta di Chen Liang, il fascino del Neoespressionismo tedesco sull’oriente

Ho incontrato Chen Liang a Roma in occasione di un vernissage di artisti cinesi contemporanei. Giovanissimi e già sostenuti da un gallerista che apre loro le porte d’Europa. Chen Liang ha studiato

WP_20150923_002all’Accademia di Belle Arti di Monaco di Baviera sotto la supervisione dell’artista tedesco Jerry Zeniuk.

La pittura di questo artista, fatta per il momento soprattutto di acrilici,   è intrisa del colore dell’astrattismo europeo e  si è formata sulle esperienze coloristiche fatte dai grandi: Monet che esplorava la luce con il colore, Van Gogh che con il colore faceva rispecchiare la psiche umana, Kandinsky e la sua sinestesia, l’interrogazione della realtà, col colore, De Kooning che anatomizzava il corpo umano col colore, Rothko che nel colore scopriva il divino, Twombly che scriveva teneri poemi col colore…Le delicate emozioni dell’esistenza diventano scintille di colore nelle pitture di Chen che ce ne trasmette piacere e fascinazione. Quest’artista ci sfida ad oltrepassare le categorie del pensiero occidentale perché, pur essendosi formato con categorie pittoriche occidentali, tende comunque ad interpretarle nella sua tradizione culturale. La non sovrapponibilità delle culture, nonostante la globalizzazione, ci garantisce la continua produzione di differenza. L’opera di Chen simboleggia la sua unità autosufficiente, rafforzando al tempo stesso la sua realtà di sperimentazione del mondo attraverso il colore.

Carlo MARINO

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